La Piramide Alimentare
- Francesco Parretti
- 12 mar
- Tempo di lettura: 5 min
La piramide alimentare è stata realizzata e diffusa negli Stati Uniti all'inizio degli anni 90', con lo scopo di
diffondere tra la popolazione americana un messaggio breve ma incisivo: i grassi saturi e gli zuccheri fanno male. Di fatto, la piramide degli alimenti è nata proprio come strumento rappresentativo di una corretta alimentazione che potesse correggere i principali errori alimentari di una sola cultura. In essa, come noto, prevalgono i grassi e le proteine di origine animale nonché zuccheri e cereali raffinati: la piramide americana aveva quindi lo scopo di portare l’attenzione dei cittadini sulla necessità di ridurre il consumo di questi alimenti, per ridurre il fenomeno dell'obesità e delle sempre più frequenti malattie cardiovascolari.

Fortunatamente le indicazioni fornite all'interno di questa piramide, dove il corretto consumo degli alimenti procedeva a livelli, dal basso verso l'alto, non furono così drastiche nei cambiamenti anche per altre culture. La dieta mediterranea ad esempio, una dieta povera, costruita attraverso i secoli grazie all’apporto di varie tradizioni che si sono incrociate, non ha dovuto modificare troppo le proprie usanze alimentari per adattarsi al modello standard di corretta alimentazione. Anzi, la dieta mediterranea è stata addirittura considerata, a fronte di numerose evidenze scientifiche, un vero e proprio stile di vita, legato alla terra, alle stagioni e alla tradizione. Il migliore in assoluto per la prevenzione di infarti, arteriosclerosi, tumori e malattie del metabolismo.
Importare un modello alimentare omogeneo per educare la persona al comportamento nutrizionale, è stato tuttavia un passo importante per la scienza, poichè ha permesso di espandere i progressi in questo campo e fornire linee guida omogenee in tutto il mondo. Il modello standard di corretta alimentazione, schematizzato dalla nota piramide, si è perfezionato nel corso degli anni grazie all'ottica di integrazione fra i concetti di alimentazione, benessere e prevenzione. La piramide alimentare venne così modifica nel tempo, andando ad introdurre alla base di essa, non più solo alimenti, bensì l'attività fisica e la corretta idratazione.

Con la piramide alimentare s'incoraggia al consumo (moderato) di grassi salutari e a quello dei cereali integrali. Al contrario, viene disincentivato il consumo di carboidrati raffinati, di carne rossa e zuccheri. Questi consigli dietetici sono stati stilati sulla base di studi epidemiologici, i quali hanno accertato che alimentarsi in questo modo riduce il rischio di malattie cardiovascolari e sostiene il benessere psicofisico. L'esercizio fisico costante e il mantenimento del peso forma consentono invece di ridurre l'incidenza di molti tipi di tumore.
La piramide alimentare si attiene ad un modo corretto di alimentarsi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, prevenendo sia carenze che eccessi nutrizionali (entrambi dannosi). Ma soprattutto incentiva ad un'alimentazione varia, per aumentare la probabilità che vengano assunti nelle giuste quantità tutti i nutrienti di cui l'organismo ha bisogno.
STRUTTURA DELLA PIRAMIDE
Acqua e infusi: l'acqua svolge la funzione essenziale nei processi di digestione e assorbimento dei nutrienti. È il mezzo attraverso cui l'organismo elimina le scorie, è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea e per il mantenimento dell'elasticità corporea.
Frutta, verdura e legumi freschi: sono fonte di fibra, sali minerali e vitamine con forti componenti antiossidanti. I legumi freschi rientrano in questa categoria grazie alle particelle acquose contenute nell'alimento.
Olio d'oliva, olio di canapa e grassi polinsaturi: sono fondamentali per la rigenerazione delle cellule del corpo, contengono vitamine liposolubili (vitamina A,D,E,K) indispensabili per il metabolismo cellulare.
Pane, riso, pasta e cereali: sono importanti fonti di carboidrati che forniscono energia all'organismo e buone quantità di vitamina B. Le farine integrali sono preferibili a quelle raffinate.
Erbe da condimento e spezie: antiossidanti, antisettici e antifiammatori per natura.
Frutta secca e a guscio: sono fonti di sali minerali e contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Latte, formaggi e derivati: forniscono proteine e calcio facilmente assorbibile dall'organismo. Il lattosio è la parte zuccherina del latte che dona energia calorica a rapido utilizzo. Gli alimenti di questo gruppo contengono bifidobatteri che sono in grado di attivare il microbiota.
Uova, pesce, carne, insaccati e legumi secchi: forniscono proteine e oligoelementi (zinco, rame, ferro), sono inoltre fonte di vitamina B e, nel caso del pesce, Omega3 (costituente delle membrane cellulari). Sono da preferire le carni bianche e il pesce rispetto alle carni rosse o agli insaccati dato il loro tenore di grasso e di acidità, notevolmente ridotti rispetto a questi ultimi. I legumi secchi rientrano in questa categoria in quanto disidratati e dunque con un approccio calorico più alto rispetto a quelli freschi.
Dolci e alcool: nessun apporto nutrizionale, tendono al deterioramento cellulare. Consumo occasionale.
L'alimentazione rappresenta l'attività combinata di numerose sostanze nutritive dalle quali il processo biochimico dell'organismo trae il massimo beneficio. In linea generale qualsiasi dieta sostenuta dal modello della piramide alimentare previene la malattia e incentiva a mangiare in gran varietà ogni cibo naturale di origine vegetale, cercando di evitare prodotti raffinati e limitare quelli di origine animale. È bene precisare in questo senso che i cibi di origine animale contengono quattro sostanze nutritive che non sono fornite dal regno vegetale: colesterolo e vitamine A,D e B12. Una buona salute è sempre sostenuta da una buona alimentazione.

ALIMENTI AMICI DEL NOSTRO EQUILIBRIO
Propongo qui di seguito alcuni alimenti a sostegno della piramide alimentare facilmente reperibili anche all'interno della nostra tradizione culinaria.
Amaranto, farro, cereali integrali o non raffinati, miglio, quinoa, ceci, fagioli, piselli, lenticchie, funghi, spinaci, sedano, bieta, cicoria, cime di rapa, rucola, valeriana, puntarelle, cavoli, carote, cavoletti, daikon, rape, tofu, carciofi, porri, cipolle, aglio, ravanelli, germogli di soia, cardi, porri, erbe aromatiche (salvia, rosmarino, basilico, menta, timo, prezzemolo ecc.), spezie (curcuma, paprika, zenzero, zafferano), pomodori, peperoni, limoni, arance, ribes, uvetta, giuggiole, avocado, ananas, mango, albicocca, susina, prugna, aceto di mele, olio d'oliva, olio di canapa, parmigiano, gorgonzola, yogurt, kefir, noci, mandorle, nocciole, pinoli, semi di lino, semi di zucca, uova, cefalopodi (seppia, polpo, calamaro, moscardino, totano), molluschi, crostacei, pesce azzurro (sarde, acciughe, sgombro, aringa), merluzzo, ombrina, sogliola, baccalà, coniglio, maiale, pollo, fegato, fegatini.
L'alimentazione costituisce una necessitò che sta alla base dei bisogni sociali. Compito del naturopata non è tanto quello di suggerire un'alimentazione ideale o una dieta specifica, sia questa dal punto di vista ambientale o etico, quanto quello di informare, aiutare a creare i presupposti affinchè le persone si nutrano in maniera equilibrata nel rispetto del proprio benessere psicofisico.
Concludo questo breve articolo con una postilla alla quale tengo molto. Tutte le ricerche e gli studi scientifici convergono su quello che sta diventando un dato assolutamente incontestabile: non è possibile parlare di cura della salute tramite l’alimentazione, se quest’ultima non è inserita all’interno di un programma personale che metta al centro l’attività fisica e un atteggiamento mentale che conduca a prendersi cura di se stessi.
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